Cari Soci,
a seguito del nuovo DPCM ci vediamo costretti a chiudere la Sede di via F.lli d’Italia, nella speranza di poter riaprire quanto prima.
Continuate comunque a seguirci sulla pagine Social
Il Consiglio
Cari Soci,
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Il Consiglio
Cari Soci, cari Amici,
ci appare necessaria una precisazione chiarificatrice sul contributo per gli spettacoli al Piccolo Teatro e all’Auditorium di Milano per la stagione ottobre/dicembre 2020.
Il contributo indicato prevede, infatti, una detrazione, che possiamo effettuare per chi, nella passata stagione, ha mancato a 2/3 spettacoli-concerti a causa del Coronavirus. Continue reading
A soci e amici,
anche quest’anno avremo l’opportunità di assistere ad alcuni spettacoli del teatro Piccolo Stehler teatro d’Europa,pur tenendo conto dei condizionamenti e dei limiti per il Coronavirus.
I posti saranno in platea di domenica pomeriggio tra la sede Grassi e STRELHER.
Teatro Auditorium “G. Verdi” – Milano
A soci e amici,
Anche la musica non ci mancherà, non dimenticando la presenza non richiesta del coronavirus,ma saremo,ancora una volta,sempre in platea,sempre di giovedì (tranne di mercoledì per il Messia) all’Auditorium “G. Verdi ” di Milano.
Non poteva mancare il nostro appuntamento col Messiah, per dare il senso del Natale, ancora più prezioso e significativo quest’anno, come ricordo di chi non c’è più e supplica fiduciosa di chi rimane e deve proseguire.
Ci lasceremo anche noi incantare come Goethe o Virgilio o Klimt dal Lago di Garda perché il vento, l’acqua, i borghi, le limonaie ci creano emozione: tutto è meraviglia e tutto appare in armonia con la natura e il divino?
Certamente, e andremo per un incontro con il borgo di MALCESINE, tra oliveti e giardini sulla sponda veronese, dominato dal castello scaligero sulla rupe affiorante dall’acqua, perfettamente conservato che svetta quasi a dominare il lago. È l’inizio dell’itinerario descritto da Goethe nel suo famosissimo “Viaggio in Italia”: tutto intorno si snoda il nucleo urbano in un dedalo di vicoli e piazzette immortalate dalla tela di Klimt. Tra gli edifici c’è il Palazzo quattrocentesco dei Capitani sul porticciolo, ricco di affreschi, sede oggi del municipio, e un po’ più discostata la chiesa di Santo Stefano. Se ce lo permettessero si potrebbero ammirare le sale affrescate delle sedute cinquecentesche del Palazzo dei Capitani.
A Palazzo Fava, da poco restaurato e a suo tempo affrescato dai Carracci, dove dopo 300 anni torna il Polittico Griffoni di Francesco del Cosso e di Ercole de’ Roberti, dipinti tra il 1469 e il 1473, opera magistrale composta da 16 tavole raffiguranti parecchi santi, commissionate da Floriano Griffoni per la cappella di famiglia nella basilica di San Petronio.
E’ un piccolo miracolo, o meglio, un capolavoro di Genus Bononiae e del suo presidente Roversi Monaco che è riuscito ad ottenere dai musei italiani e del mondo il prestito delle tavole che componevano il polittico, smembrato nel ‘700.
All’inizio del percorso c’è una sezione dedicata ai polittici tra Trecento e Quattrocento.
Ci illustrerà ogni particolare necessario la guida che avremo lungo tutto il percorso della mostra.
Opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini
Libretto di V. Sardou, L. Illica, G. Giacosa
Orchestra delle Terre Verdiane diretta dal Maestro Stefano Giaroli
Regia di Serena Nardi
Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Sardou e il suo successo iniziò al Teatro dei Filodrammatici di Milano nel 1889 e poi, completata in alcune parti, nel gennaio 1900 fu rappresentata a Roma.
Il trionfo fu in seguito ovunque e questa data è oggi considerata come un punto di svolta nella musica italiana, il vero inizio del dramma in musica di stile italiano del XX secolo.
Tosca è considerata l’opera più drammatica di Puccini, ricca com’è di colpi di scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione in una vicenda ambientata a Roma tra la chiesa di S. Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo in un unico giorno: il 14 giugno 1800.
Cari Soci, cari Amici,
Un caloroso bentornati a tutti.
Desideriamo informarvi che la nostra sede riaprirà regolarmente solo il lunedì dalle 15 alle 18.
Saremo pertanto lieti di rincontravi a partire dal 14 settembre p.v.
Sarà occasione di un saluto, di quattro chiacchiere e potrete ritirare il nostro Almanacco, omaggio per il rinnovo della quota associativa.
Vi aspettiamo con gioia, buona serata a tutti
La Famiglia Bustocca
Cari Soci, cari Amici,
prosegue il nostro viaggio virtuale attraverso le località visitate negli ultimi anni con la Famiglia Bustocca. Oggi raggiungiamo Venezia, la Serenissima, città particolarmente ricca di musei ed edifici storici di grande valore artistico e culturale, dichiarata dall’Unesco, insieme alla sua laguna, Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Una passeggiata per calli, campi e campielli ci fa conoscere una Venezia insolita, autentica, quella che ci permette di godere dell’atmosfera come la vivono quotidianamente i suoi abitanti, una Venezia con i suoi edifici colorati, i vicoli silenziosi con i panni stesi e i ponti che facilitano gli spostamenti tra una riva e l’altra, una Venezia che conserva un Ghetto ebraico che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che sorge su una piccola isola circondata da canali, i cui accessi avvengono solo tramite due ponti. In corrispondenza di questi, nei tempi passati, esistevano dei robusti cancelli, che venivano chiusi e sorvegliati di notte, poiché agli abitanti era permesso uscire dal quartiere solo di giorno e con dei segni distintivi.
Tuttavia, per respirare la vera magia di Venezia, ammirare dall’acqua i maestosi palazzi che si affacciano sui canali, passare al di sotto degli antichi ponti, non ci resta che salire su una romantica gondola e catturare gli scorci più insoliti e pittoreschi da questa privilegiata prospettiva.
Troverete il video di questo viaggio su YouTube al seguente link:
Vi aspettiamo per la prossima passeggiata “virtuale”.
A presto
La Famiglia Bustocca
Cari Soci, cari Amici,
continuiamo la nostra passeggiata virtuale attraverso le immagini di alcuni viaggi culturali effettuati dalla Famiglia Bustocca negli anni passati. Oggi ci spingiamo nella verde Umbria, ad Orvieto e Spoleto.
Orvieto ci appare in tutta la sua bellezza: abbarbicata su una rupe di tufo e sovrastata dal Duomo, dalla splendida facciata a mosaico, nel cui interno, nella Cappella di San Brizio, è conservato un ciclo di affreschi di Luca Signorelli. Orvieto non ci affascina solo per il dedalo delle sue stradine su cui si affacciano i negozietti di artigianato locale, ma anche perché il suo sottosuolo cela un’altra città contrapposta a quella “visibile”: una rete di grotte sotterranee, pozzi, cunicoli che si aprono all’interno delle pareti tufacee, testimonianza delle radici etrusche della cittadina, in cui trionfano il mistero e l’oscurità.
Proseguiamo alla volta di Spoleto, la città del “Festival dei Due Mondi”, creato dal Maestro Giancarlo Menotti, dove, nella piazza antistante il Duomo dall’antico e bellissimo aspetto romanico, artisti di tutto il mondo si esibiscono in concerti, danze e spettacoli. Dalla Rocca Albornoziana che sorge alla sommità del colle Sant’Elia si domina la cittadina che fu colonia romana, come ci testimoniano l’Arco di Druso e Germanico, arco romano che introduceva al foro, e il Teatro Romano che viene ancora utilizzato per spettacoli e rappresentazioni varie, e divenne in seguito capitale del Ducato Longobardo che, insieme al Ducato di Benevento, costituiva la Langobardia Minor.
Troverete il video di questo viaggio su YouTube al seguente link:
Vi aspettiamo per la prossima passeggiata “virtuale”.
A presto
La Famiglia Bustocca