Cari Soci, che chiamiamo tutti Amici, avendo messo a fuoco, nella comunanza della sofferenza e dell’angustia attuale per il futuro, che almeno una cosa ci ha insegnato la lentezza dei giorni: Solo restando uniti, nello sguardo all’altro e con l’altro fuori di noi, avremo un futuro.
Lo abbiamo appreso non per gretto egoismo di sopravvivenza, col solito occhio attento solo per i “nostri”, per i pochi che costituiscono il “nostro gruppo”, la “nostra parrocchietta”, ma perché lo abbiamo constatato: la soluzione dei problemi può avvenire insieme e senza riserve mentali.
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