Conferimento Bustocco ad Honorem 2016

Un ambasciatore appassionato di Busto, di ciò che è stata e di ciò che ancora è, dei suoi valori, delle sue tradizioni.

La Famiglia Bustocca ha scelto un greco, Giordano Chatzivassiliou, per il riconoscimento “Bustocco ad honorem” del 2016, riconoscimento che verrà consegnato il 24 giugno h 10.00 durante la patronale in Sala Consiliare in Municipio.

Un personaggio straordinario, che nella nostra città ha studiato, ha lavorato e ha mantenuto solidi legami: tanto che nel 2013 ha voluto festeggiare qui i suoi ottant’anni, non ad Atene dove risiede. Ex rappresentante delle più rinomate aziende tessili e meccanotessili (a cominciare dal suo rapporto con la “Carlo Giani” e con personaggi che lì lavoravano come Bruno Bisterzo e Ginetto Grilli), Giordano Chatzsivassiliou è nato nel 1933 in Grecia, ma è attento alle radici bustocche e alla memoria: con il suo esempio ci invita a esserne ugualmente custodi. Per questo motivo lo abbiamo indicato e il premio del 2016 vuole essere anche un omaggio alla Busto aperta al mondo e a un Paese vicino e oggi sofferente come la Grecia.

Posted in News   •  

Visita guidata riservata ai soci – Biagio Bellotti Biblioteca Capitolare

Come sappiamo dagli stessi curatori della mostra su Biagio Bellotti, molte informazioni storiche, sconosciute ai più, vengono dagli importanti documenti esistenti presso la Biblioteca Capitolare di San Giovanni.
Noi, guidati dalla ormai nota e sapiente conoscenza del prof.Bertolli, scopriremo elementi che costruiscono l’impareggiabile figura dell’abate Bellotti: pittore, musico, architetto, sacerdote colto.

Ci troveremo all’entrata della biblioteca stessa: GIOVEDÌ  25 FEBBRAIO alle ore 17.30.

Abbiamo necessità di conoscere l’eventuale vostra partecipazione e perciò vi invitiamo a telefonare alla nostra sede di via Fratelli d’Italia nei soliti orari, per confermare la vs presenza.

Visita guidata riservata ai soci – Biagio Bellotti Palazzo Marliani Cicogna

La Famiglia Bustocca promotrice e sostenitrice della mostra celebrativa di Biagio Bellotti, ritiene di fare cosa gradita proponendo ai soci una VISITA GUIDATA riservata a loro, sia alla mostra in palazzo Cicogna che alla Chiesa di San Giovanni Battista.

Ci incontreremo, perciò, alla reception di palazzo Cicogna alle ore 14.45 di MARTEDÌ  23 FEBBRAIO per la visita alla Mostra e di seguito a San Giovanni (durata complessiva due ore circa).

Per motivi organizzativi ci dovrete, per favore, comunicare l’eventuale vostra adesione telefonando alla nostra sede di via Fratelli d’Italia, nei soliti orari.

IL CARCERE AUSTRIACO DI BUSTO ARSIZIO

In collaborazione con La Famiglia Sinaghina, nella giornata di sabato 20 febbraio, ore 16, si terrà in sala Monaco (via Zappellini, Busto Arsizio) un incontro pubblico avente come tema:

IL CARCERE AUSTRIACO DI BUSTO ARSIZIO
Racconto di un simbolo della città e spunti per la sua valorizzazione

– intervento iniziale del SINDACO

– PROF.SSA CHIARA NENCI (Accademia di Brera)
Il carcere come luogo di manifestazione di arte spontanea

– DOTT.SSA FEDERICA MERLO (Accademia di Brera)
La storia del carcere di Busto Arsizio nelle fonti archivistiche

-PROF.SSA GIULIANA CARDANI (Politecnico di Milano)
La struttura dell’edificio, i materiali che lo compongono e i suoi degradi.

– PROF.SSA SERENA PESENTI (Politecnico di Milano)
Il riuso architettonico e funzionale dell’edificio nel rispetto del suo valore di testimonianza storica

Un breve ricordo di Luigi Toia

 

La Famiglia Bustocca ha deliberato un “Percorso a tappe” per ricordare il nostro past regiü Luigi, che come primo evento, in coincidenza con la settimana della Gioëbia, approda al “cibo”, al suo valore e alle sue caratteristiche.

Luigi, infatti, ne era profondo estimatore e cultore, caratteristiche che gli venivano spontanee anche quando ci intratteneva,  senza preavviso, nella nostra sede, sui suoi “salamini” e sul “salame nostrano” che ci portava in omaggio, accompagnati rigorosamente da “pan misto” di Busto, da ottimo vino rosso di cui era fornita la sua cantina, che riteneva custodisse le migliori bottiglie, il tutto avvolto da un “manteu” quadrettato delle tessiture bustocche. Da noi è rimasto il bizzarro tagliere in ulivo da lui sgrezzato con annesso tagliapane.

“Non di solo pane vive l’uomo…” e, giustamente, la Famiglia Bustocca, nelle prossime tappe, farà scoprire ed esaltare gli altri tratti della sua personalità, i suoi interessi, le passioni e le competenze che ne erano le sfaccettature, per quanto a noi della Bustocca è stato dato di capire nel tempo della nostra amicizia.

Per noi era l’uomo che dimenticava di essere il reggitore, preferendo mostrare di sé la qualità di amico, la sua estrosità nell’arte del legno (sua era stata, ad esempio, la paziente costruzione della culla per il suo nipotino!) oppure la vena poetico-ironica che, soprattutto nel dialetto, esprimeva la sua verve e il divertimento connesso.

Amico di artisti, era competente d’arte e raffinato collezionista, ma amava i motori, d’epoca in particolare, con cui partecipava a percorsi in varie manifestazioni, ovunque possibile.

La generosità lo portava con semplicità ad ottenere, o eseguire di persona, quanto occorreva in varie situzioni: fossero le tende nuove per la nostra sede, o il giardinetto di rose antiche attorno al monumento restaurato delle Beata Giuliana, o ancora, la creazione in gesso, stracci, legno e altre diavolerie di cui si serviva per la nostra Gioëbia, con poesia al seguito, rigorosamente in bustocco a rime alternate.

Ultimo impegno sono stati gli alberi da lui intagliati per la “Festa degli auguri 2012”, andati a ruba nella vendita all’asta (sempre per fare cassa per la Bustocca)  con la promessa che ne avrebbe costruito altri, più ricercati, per l’anno dopo. Purtroppo non è andata così.

Tutto condivideva con arguzia, gentilezza e intelligente autoironia, lui stesso divertito delle gustose barzellette che ci sfornava, quasi inventate al momento, persino quando, già molto malato, articolava male le battute, ma riusciva a sorridee.

È stato davvero un grande: per la sua umanità, il sorriso, l’attenzione ai mali altrui e la capacità consolatoria, tratti non comuni in genere.

Le tappe del suo percorso di vita appaiono così attraversate dai simboli della cultura tout-court, della poesia, dell’arte, della famiglia, dell’amicizia, del senso civico e del rispetto per gli altri nella solidarietà e noi, come Famiglia Bustocca, le percorreremo in suo ricordo e nel rimpianto per la sua assenza.

Posted in News   •