URBINO, GRADARA, SAN LEO e CESENA

URBINO, importante centro culturale e politico del Rinascimento raccolto su due colli attorno alla grandiosa mole del Palazzo Ducale, conserva ancora la fisionomia urbana dei sec. XIV-XV, isolata fuori nel tempo, sapendo evocare lo splendore delle più raffinate corti di allora. Nei saliscendi delle piccole vie lastricate di mattoni o a gradinate si intravvedono inattesi squarci panoramici e palazzo ducale custodisce gelosamente uno dei più cospicui patrimoni di capolavori d’arte.

Nel bellissimo Oratorio di San Giovanni, appena restaurato, e nell’altro di San Giuseppe si può quasi completare la preziosità di questa pittoresca cittadina.

GRADARA è uno dei più singolari borghi medievali, in posizione panoramica sopra un colle al confine tra Marche e Romagna, cinto da mura merlate, cammino di ronda il tutto rafforzato da torri fino alla Rocca. Appartenne ai Malatesta, agli Sforza, ai Della Rovere e, sotto passata un’ampia porta si imbocca la via principale ripida e fiancheggiata da case in parte medievali.

Nella scenografica rocca si accede alla loggia rinascimentale adorna di terrecotte di Andrea della Robbia e di mobili antichi. All’esterno l’area della “falconiera”.

SAN LEO, posto in magnifica posizione panoramica sopra un ripiano roccioso sporgente nella valle della Marecchia, è un interessante paese con belle chiese e il celebre castello, dominante da una vicina rupe. La Pieve è una vigorosa costruzione preromanica in conci di pietra e si trova nello stesso slargo su cui prospetta il Duomo romanico-gotico.

CESENA ha origini preistoriche, influenze etrusche ed era già centro di potere ai tempi di Cicerone, ma divenne più importante con Malatesta Novello nel 1400, illuminato protettore delle arti.

Il centro del movimento cittadino è attorno alla Cattedrale circondata da edifici del ‘400 e del ‘500, ma la parte più significativa è, in fondo, il grande Palazzo delle Scuole in cui ha sede, splendida e commovente, la Biblioteca Malatestiana, tipica biblioteca conventuale umanistica, ed esemplare il più antico e perfetto di questo tipo. Fu custodita dai frati fino alla soppressione del convento, quando passò in giurisdizione del Comune.

La gita potrà essere effettuata con un minimo di 20 adesioni