Almanacco 1957

1957

– Luigi Belotti
Presentazione pag. 3

– Este Milani
In memoria di Arturo Tosi pag. 11

– Antologia tosiana pag. 19

– Este Milani
La sibilla chimica sulla cupola di S. Maria di Piazza pag. 24

– Richino Castiglioni
Cronache della città di provincia pag. 29

– Pio Bondioli
Sotto la chiesa di S. Giovanni pag. 42

– Don Carlo Costamagna
La vita romana nella Valle Olona pag. 52

– Enrico Crespi
Due sonetti bustocchi pag. 60

– Pio Bondioli
Ubertino da Busto pag. 62

– Carlo Azimonti
Filizi, Clementi e Giürümen pag. 66

– Este Milani
Una lettera inedita di Carlo Porta indirizzata a Busto Arsizio pag. 68

– I° concorso di poesia bustocca pag. 74

– Luigi Maino
Il restauro di San Gregorio in Campo Santo pag. 86

– Luigi Belotti
I primi cinquant’anni di vita della Parrocchia di S. Michele pag. 102

– Luigi Caldiroli
San Maurizio di Gorla Minore (cenni storici) pag. 119

– Luigi Belotti
Una perla della carità bustocca
Il ricovero La Provvidenza e la Casa di riposo G. Borri pag. 124

– Rodolfo Rogora
La prima guerra mondiale in un documento inedito pag. 127

– Este Milani
Bianco e Nero 1956 pag. 142

– Luigi Belotti
Cronaca della vita cittadina nel 1956 pag. 150

– Statistica cittadina pag. 174

– La vita della Famiglia Bustocca nel 1956 pag. 178

Almanacco 1956

1956

– Luigi Belotti
Presentazione pag. 3

– Enrico Piceni –
Arturo Tosi pag. 7

– I nuovi soci onorari della Famiglia Bustocca: pag. 21

– Luigi Belotti: Mons. Francesco Olgiati pag. 22
– Bruno Grampa: Carlo Azimonti pag. 36
– Este Milani: Pio Bondioli pag. 39

– Luigi Belotti
Fabrizio Prandina pag. 51

– Pio Bondioli
Vicende della cascina dei poveri pag. 54

– Carlo Azimonti
Ul Rebufetu, a Roca e ul Paulinetu pag. 62

– Augusto Marinoni
Convergenze – divergenze linguistiche fra Legnano e Busto Arsizio pag. 69

– Gaetano Crespi – Legorino
Gli artisti del nostro tempo pag. 91

– Enrico Crespi
I pianti da Castegn-majda a Madona di Grazi pag. 106

– Luigi Maino
Guerra e pace tra le monache di Busto Arsizio pag. 108

– E’ stata assicurata a Busto la Madonna del Bellotti pag. 116

– Rodolfo Rogora
I figli del lavoro bustesi pag. 118

– Maurina Grampa Carobbio
Incontri musicali pag. 129

– Gian Battista Roggia
La storia della Gioêubia pag. 131

– Luigi Belotti – Bianco e Nero 1955 pag. 137

– Luigi Belotti
La vita cittadina pag. 143

– Statistica cittadina pag. 158

– Luigi Belotti
La vita della Famiglia Bustocca nel 1955 pag. 161

– Un bustocco nel Sud-Africa pag. 164

– Flora
Voti e auguri pag. 167

– Enrico Crespi
Un penseri pa i soci al di Natal pag. 168

Nota: alcune poesie in bustocco tra i vari articoli 

 

Almanacco 1955

1955

– Luigi Belotti
Due parole di presentazione pag. 4

– Enrico Crespi
Lunario almanacco poetico bustocco pag. 7

– Arturo Tosi – Autoritratto pag. 21

– Este Milani
Omaggio critico ad Arturo Tosi pag. 25

– Enrico Crespi
Ul centenari da a pulenta pag. 63

– Luigi Maino
Festa in borgo per la nomina di Stefano Bonsignore a vescovo di Faenza pag. 67

– Pio Bondioli
La rivolta del 1786 pag. 73

– Rodolfo Rogora
Vestigia archeologiche nel territorio bustese pag. 83

– Carlo Azimonti
Ul Nai Tetadon e ul Piceta Pulpetina pag. 95

– Luigi Maino
La festa degli alberi pag. 97

– Luigi Belotti
Luigi Moreli pag. 106

– Luigi Belotti
Guglielmo Quadrelli pag. 109

– B.G.
Agostino Speroni pag. 110

– Agostino Speroni
Chi benedeti Fioêu pag. 111

– B.G.
Carlo Signorelli pag. 118

– Due poeti:
– Rodolfo Rogora – Gino Agnelli pag. 119

– Luigi Belotti
Emilio Scampini pag. 125

– Luigi Belotti
Bianco e Nero 1954 pag. 129

– Luigi Belotti
Cronaca della vita cittadina nel 1954 pag. 135

– Il Consiglio
La vita della “Famiglia” nel 1954 pag. 161

– Bigne
Le fatiche della comunicazione artistica
(mostra di pittura del 1953) pag. 165

 

Almanacco 1954

1954

– Luigi Belotti
Due parole di presentazione pag. 5

– Ignoto bustocco
Lunario almanacco bustocco pag. 9

– Pio Bondioli
La vacca del Conte Gambarana pag. 13

– Luigi Maino
Un canonico bizzarro ed un libro singolare pag. 23

– Enrico Crespi
U aqua la fa mà e ul ven al fa cantà pag. 33

– Carlo Azimonti
Ul paradisu terestre l’ea chi a Büsti pag. 41

– Este Milani
Di un ritratto inedito del Manzoni e di altre cose bossiane pag. 45

– Bruno Grampa
Carte bustocche dal ’60 al ’70 pag. 67

– Rodolfo Rogora
Una interessante lettera inedita del Maresciallo Hindenburg pag. 89

– Livio Grampa
Bustocchi nati e bustocchi importati pag. 93

– Luigi Belotti
Bianco e Nero 1953 pag. 109

– Statistica bustocca pag. 113

– Luigi Belotti
La vita della “Famiglia Bustocca” nel 1953 pag. 119

– Bustocchi lontani da Busto pag. 129

– Anteo
Ustaja dul Munscinell pag. 131

– Luigi Belotti
Cronaca della vita cittadina nel 1953 pag. 139

– Enrico Crespi
Solitüdin pag. 151

Almanacco 1953

1953

 – Luigi Belotti
Il Regiù ai soci pag. 5

– Pio Bondioli
I due “Ziffolin” pag. 23

– Statistica bustocca del 1952 pag. 29

– Luigi Belotti
di alcuni recenti restuari pag. 31

– Carlo Azimonti
Gente bustocca dell’800 pag. 35

– Este Milani
Una lettera di Benedetto Croce, ed una di Giuseppe Bossi pag. 47

– Livio Grampa
Considerazioni statistiche sui bustocchi pag. 51

– Walter Vedrini
Elegia all’amico morto pag. 59

– Bruno Grampa
Dalle memorie di Ernesto Bottigelli pag. 61

– Padre Serafino Zanella
De Busti nomine atque origine acròama pag. 71

– Luigi Belotti:
Cipriano Facchinetti pag. 75

– Gian Battista Roggia
La biblioteca civica pag. 85

– Luigi Belotti
La mostra del tessile 1952 pag. 95

– Carlo Azimonti
Dopu ‘l diaval ghe gnü i fra pag. 99

– Stadio per cinquantamila pag. 103

– Luigi Belotti
Bianco e Nero 1952 pag. 107

– Rassegna della vita cittadina nell’anno 1952 pag. 111

– La vita della Famiglia Bustocca nel 1952 pag. 121

– Statuto pag. 127

– Relazione della Giuria per il premio Somasca e per la Mostra Sociale pag. 133

– Proverbi bustocchi pag. 135

Almanacco 1952

1952

– Luigi Belotti
Il Regiù ai soci pag. 5

– Pio Bondioli
Tadeo da Busti pag. 9

– Enrico Crespi
Presentazione pag. 15

– Filastrocche militari bustocche del secolo scorso pag. 22

– Luigi Belotti
Busto in alcune sue cifre pag. 23

– Proverbi bustocchi pag. 26

– La mostra del cotone e del raion e delle macchine tessili pag. 31

– Pompeo Mancarella
Note sulla biblioteca capitolare di S. Giovanni Battista
e su alcuni codici manoscritti pag. 37

– Luigi Belotti
Vita della Famiglia pag. 48

– Luigi Belotti
Vita della Famiglia – Relazione sull’attività svolta
dal consiglio provvisorio dal 4 Aprile al 25 Ottobre 1951 pag. 53

– Bruno Grampa
Soste del vagabondo pag. 62

– Walter Vedrini
Dalle “liriche” di Giampaolo Calderara pag. 74

– Luigi Belotti
Bianco e Nero 1951 pag. 83

– Pio Bondioli
Luigi Milani pag. 87

– Carlo Azimonti
Dü Malamenti – Bucastorta eLizerton pag. 91

– Luigi Belotti
La vita cittadina nell’anno 1951 pag. 99

– Lettera di Giuseppe Bossi a Giacomo Beccaria pag. 109

– Poesie

Storia

Nel lontano 1950, un piccolo gruppo di bustocchi appassionati, amanti di questa ‘Busto Arsizio’ laboriosa ed intraprendente, ha pensato che fosse necessaria per la vita culturale della stessa, un’associazione che avesse scopi di interesse condiviso a tutti i cittadini, interpretando i sentimenti comuni e le comuni aspirazioni. In pratica, che si proponesse di coltivare le tradizioni e tutto ciò che era stato attuato nel passato e che si stesse concretando nel presente, per veder diventare la città sempre più grande, più civile e più bella. L’intenzione era anche quella mantenere vivo il suo dialetto che ha il pregio di distinguersi nettamente da tutti quelli dei paesi circonvicini, e tale da costituire un’isola linguistica a sé.

‘La Famiglia Bustocca’ nasceva così ufficialmente il 13 Marzo del 1951 (convalidata dall’atto notarile in data 26 Novembre 1982, con iscrizione alla Camera di Commercio della Provincia di Varese)

I Soci Fondatori furono: Luigi Belotti, Angelo Bottigelli, Enrico Crespi, Bruno Grampa, Nino Miglierina, Raffaele Montoli.
Lo Statuto venne approvato dall’Assemblea dei Soci il 22 Aprile 1952. (A causa delle nuove esigenze che si erano create, vennero in seguito apportate alcune modifiche approvate dall’Assemblea dei Soci del 1998).

Come patrona dell’Associazione fu scelta la Beata Giuliana da Busto, che conseguentemente ne è divenuta anche il simbolo.

Negli anni si sono susseguiti diversi Regiù, (nota: Questo termine che sta ad indicare il Presidente vuole ricordare il “Pater familias”, il capo famiglia, com’era tradizione nella civiltà contadina. Si colloca quindi a proposito trattandosi di una “Famiglia”), in ordine di tempo: Prof. Luigi Belotti (1951-1963), Prof. Bruno Grampa (1964-1965), Rag. Narciso Ceriotti (1965-1986), Ing. Aldo Speranza (1986-1996), Prof. Michele Crespi (1997-2008), Rag. Ettore Ceriani (2008-2011), Dott. Luigi Toia (2011-2013), D.ssa Chiara Massazza attualmente in carica.

La prima sede della Famiglia si trovava in Via San Gregorio, ma essendo modesta e piuttosto piccola, nel 1958 venne spostata in Via F.lli d’Italia 7 (l’inaugurazione ufficiale fu l’11 Gennaio 1959), dov’è tutt’ora, e dove si ha la possibilità di organizzare manifestazioni per oltre un centinaio di persone.
Nei suoi cinquantacinque anni di attività, La Famiglia Bustocca:

– ha offerto ai propri iscritti l’Almanacco: pubblicazione annuale contenente articoli e saggi su storia e arte locali, su personaggi ed avvenimenti di Busto attuali e passati, e cronache dettagliate. È richiesto anche da Biblioteche importanti di Milano, Firenze, Roma e dalle varie Biblioteche delle città vicine;
– aggiorna i Soci con il periodico Notiziario sulla vita associativa e cittadina ed unisce anche una rassegna stampa di interesse prevalentemente locale;
– ha dato alle stampe opere di notevole interesse per la tradizione e la cultura locali, ha sponsorizzato volumi di poesie di giovani autori oltre a volumi dedicati a poeti e prosatori del nostro dialetto;

– negli anni ha raccolto volumi e pubblicazioni riguardanti Busto, la sua storia, il suo dialetto, i suoi costumi e tradizioni e la sua cucina, ad opera di autori e ricercatori non solo locali. Buona parte di questa raccolta è stata recentemente affidata all’ “Associazione di storia patria Bruno Grampa”, al fine di evitare inutili doppioni e facilitarne la consultazione da parte di concittadini e non;
– ha raccolto e divulgato estratti di articoli importanti pubblicati sugli Almanacchi e la bibliografia completa di Pio Bondioli, Rodolfo Rogora ed Arturo Tosi;
– è stata promotrice, con altre Associazioni, dell’Università Popolare Cittadina;
– ha ottenuto che l’attuale Liceo Artistico locale porti il nome del suo fondatore, Arch. Paolo Candiani, Presidente dell’Accademia di Brera;
– ha riscoperto per la città la tradizionale festa della Gioêubia, che ormai è divenuta la festività cittadina più sentita, a completamento del “dì dul scenen”. Per questa occasione ha già pubblicato tre volumi.
– è stata tra i primi in città a pensare a restauri dei nostri monumenti e opere d’arte. Ricordiamo: Chiesetta di Madonna in Prato- Chiesetta di Madonna in Veroncora – Statua lignea policroma di Sant’Antonio dei Frati Minori – Cinquecentine della Biblioteca Capitolare di San Giovanni;
– ha organizzato negli anni Mostre e Concorsi di pittura e scultura tra gli artisti locali e serate di poesia dialettale aperte a tutta la città (Invito al dialetto), oltre a Concorsi di poesia in lingua tra le Scuole della Provincia (Premio Luigi Caldiroli);
– ha proposto con successo negli anni alcuni nominativi di personaggi e istituzioni che sono stati poi nominati dall’Amministrazione Comunale “Cittadini Benemeriti”, tra i quali alcuni suoi Soci;
– ha fatto in più occasioni oblazioni per scopi sociali;
– promuove da sempre gite e viaggi in città d’arte in Italia e all’estero e visite guidate a mostre di particolare interesse;
– segue con attenzione la programmazione e promuove la partecipazione a stagioni teatrali, eventi e spettacoli nei principali teatri.

 

Associazione

foto-storica1

Mezzo secolo e oltre di storia – Nel “Carmine o della pittura” si legge un prezioso appunto: “Della cultura non si dà ricetta: ma poiché la cultura non è l’erudizione, cultura diviene solo quella che, entrando a far parte della conoscenza, accresce la coscienza”.

E Michele Crespi, storico Regiù della Famiglia Bustocca,  racconta la sua personale visione di cultura, la storia del prestigioso cenacolo bustocco e l’attività svolta nella sua città in più di cinquant’anni: “Negli anni successivi al ’45 a Busto Arsizio, come anche a Legnano e Gallarate, si verifica il boom economico vero e proprio; gli stabilimenti industriali e le aziende di quegli anni erano autentiche fortezze e la città e la sua gente si sono dovute adeguare a cambiamenti rapidissimi e radicali. In quegli anni si formano anche le radici della Famiglia Bustocca legate al bollettino parrocchiale Bustocchità che ha raccontato cultura e tradizioni della città”. La Famiglia Bustocca, che negli anni ha visto succedersi diversi Regiù tra i quali, Luigi Belotti, Bruno Grampa, Narciso Ceriotti, Aldo Speranza, Michele Crespi, vede la luce il 13 marzo del 1951 e come patrona dell’Associazione sceglie la Beata Giuliana da Busto.

Gioco di squadra – “Attualmente la Famiglia Bustocca è un’associazione in piena crescita, che ogni anno registra nuovi iscritti, ma bisogna ricordare che ha avuto, nei decenni passati, i suoi momenti di crisi e in alcuni anni anche l’Almanacco ha vissuto le sue difficoltà. Negli anni ho sempre insistito, e ritengo sia fondamentale anche per il futuro, che ogni anno uscisse un numero, garantendo, in questo modo, regolarità e continuità alla pubblicazione che è richiesta anche dalle Biblioteche di Milano, Firenze e Roma. Le caratteristiche più significative dell’Almanacco sono l’attenzione alla contestualizzazione di ogni argomento o evento storico locale e la cura anche nell’impaginato. La Famiglia Bustocca è sempre stata inserita profondamente nel tessuto cittadino e ha saputo dialogare con la sua gente e con altre realtà culturali. La Famiglia Bustocca è sempre stata inserita profondamente nel tessuto cittadino e ha saputo dialogare con la sua gente e con altre realtà culturali.

La Famiglia e la sua città – Conviene ricordare che la Famiglia di Busto si è occupata anche di alcuni importanti restauri in città come quelli della Chiesetta della Madonna in Veroncora, della statua lignea policroma di Sant’Antonio dei Frati Minori, delle cinquecentine della rinnovata Biblioteca Capitolare di San Giovanni, ha organizzato mostre e concorsi di pittura e scultura tra gli artisti locali e serate di poesia dialettale aperte a tutta la città. Altro merito da non dimenticare è quello di aver proposto alcuni nominativi di personaggi e istituzioni che sono stati poi riconosciuti dall’Amministrazione Comunale ‘Benemeriti‘ e di aver raccolto volumi e pubblicazioni riguardanti la storia, il dialetto, i costumi e le tradizioni di Busto, ad opera di autori e ricercatori non solo locali. Buona parte di questa raccolta è stata recentemente affidata all’Associazione di storia patria Bruno Grampa.

Pensare al futuro – Così prosegue Crespi con un filo di commozione: “Tra i tanti ricordi che porto nel cuore, voglio raccontare come, insieme ad altri amici, ho ottenuto che l’attuale Liceo Artistico di Busto portasse il nome del suo fondatore, Paolo Candiani, Presidente dell’Accademia di Brera a partire dal 1950 e attivo anche al Poldi Pezzoli, all’Opera Pia Lombardi e Croci, all’Ente Isola Comacina. Ricordo con piacere una importante mostra del 2001 dedicata a Enrico Richino Castiglioni (Busto Arsizio, 1914 – 2000) grande architetto, pittore e scultore, che dal 1971 al 1977 fu presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese. Per condurre in porto delle iniziative culturali, a Busto così come in altre città della nostra regione, credo che occorra saper scorgere le novità, incoraggiarle e avere il coraggio di spiccare il volo. Ho sempre condiviso tutto questo con tanti amici e con mia moglie e ora ritengo che sia importante trasmetterlo ai giovani che sapranno continuare in modo nuovo ed appassionato questa opera di ricerca e di trasmissione storica. Ho quasi novant’anni ma le confido che m’è andata bene”.